Presentazione della stagione Fuori Scena a seguire Erica Filocamo in concerto
“CantAttrice” siciliana. Ovvero una cantautrice che recita, Erica Filocamo decide oggi, dopo numerose esperienze teatrali e musicali, di regalare al pubblico uno spettacolo di Teatro-Canzone, scritto in collaborazione con Domenico Loddo e prodotto dal Teatro Primo di Villa San Giovanni. Ribattezzata “Cantattrice” dallo stesso Domenico Loddo, decide di mettersi in gioco pienamente tramite un crowdfunding (che ha luogo sul sito MusicRaiser) che le servirà a realizzare il suo primo album musicale. Si tratterà nello specifico, della raccolta dei 9 brani da cui si trae lo spettacolo teatrale omonimo; “EDACE (l’ultimo in canto)” , che si prevede in scena nella stagione invernale, con la regia di Christian Maria Parisi. Il crowdfunding rappresenta per Erica, la possibilità di incidere un disco, senza dover ricorrere ad un’etichetta discografica. Dunque avere la libertà di potersi esprimere a pieno, scegliendo autonomamente i dettagli musicali, di produzione e d’immagine. In questo momento sta girando per teatri e “salotti”, o comunque in tutti i posti che le permettano di esprimersi con i suoi concerti, al fine di promuovere la prenotazione/vendita del suo disco, e di far ascoltare i sui brani inediti.
Di e con Steve Cable
Produzione Teatro Argentum Potabile
‘Uomo maturo’ è un racconto autobiografico che testimonia i tentativi comunicativi di un giovane artista inglese trapiantato in una città del sud Italia (Catania). In un’ora di risate, tra stand-up comedy e confessione pubblica, ‘Uomo maturo’ propone un viaggio estivo in cui il conosciuto – costumi e usanze sicule – risulta esotico, per non dire erotico, visto attraverso lo sguardo curioso quanto smarrito di un giovane viaggiatore straniero. Un viaggio esilarante quanto esistenziale, ‘on the road e ‘in the middle of the road’ in pari misura, un racconto epico in tutto il suo fail, figlio bastardo di Albert Camus e Groucho Marx, ‘Uomo maturo’ esplora coraggiosamente quella zona d’ombra tra ‘English Humour’ e ‘Sicilian Liscìa’ per un pubblico che vuole interrogarsi, riflettere ma sopratutto ridere delle disavventure altrui.
Spettacolo di burattini tradizionali calabresi
Di e con Angelo Gallo. Scene, burattini Angelo Gallo
Produzione Teatro della Maruca
Lo spettacolo nasce dalla collaborazione artistica di Angelo Gallo con Gaspare Nasuto, burattinaio napoletano che dal 1989 ricerca per pulcinella nuove strade drammaturgiche di gusto contemporaneo.
Angelo Gallo tenta con questo progetto di far entrare la Calabria nella mappa internazionale delle regioni con la tradizione autentica dei burattini ancora attiva. Prova a far ripartire l’arte dei burattini tradizionali fatti nel modo antico, attraverso la costruzione dei burattini intagliati nel legno dallo stesso burattinaio, la recitazione rigorosamente dal vivo e il movimento dei piccoli attori di legno. Tutto questo fa dello spettacolo una piccola perla per un pubblico di tutte le età.
In un piccolo paese della calda Calabria, un cane lupo ridotto in catene dal suo padrone, scappa seminando il panico in tutta la comunità. Zampalesta incontra gli archetipi che hanno caratterizzato la terra calabra, in un susseguirsi di scene divertenti scopriremo che Zampalesta è il simbolo della paura verso la diversità o mostruosità degli animali. Sarà proprio il colpo di scena finale che ridarà il giusto equilibrio alla storia. Quando il pubblico capirà che le “buone maniere” non sono ridurre alla catena un uomo o un animale ma è l’insegnamento del rispetto per se per gli altri e per la natura.
Lo spettacolo ZAMPALESTA U CANE TEMPESTA presentato all’interno della XXV edizione del “Festival Internazionale del Teatro” a Porto Sant’Elpidio ha vinto il premio OTELLO SARZI 2014.
Dialoghi all’indomani dell’oggi nell’impossibilità di essere ancora ieri
Di Domneico Loddo
Con Silvana Luppino, Milena Bartolone, Paride Acacia, Tino Calabrò e Stefano Cutrupi e con Domenico Canale
Regia Christian Maria Parisi
Produzione Teatro Primo
Proviamo a immaginare a cosa succederebbe se nel nostro spazio scenico si incontrassero due o più personaggi antitetici per storia, geografia, cronologia e attitudine. Tipo? Tipo… cosa mai potrebbero dirsi Giordano Bruno e Giovanna d’Arco che si perdono nel bosco, rischiando di morire di freddo perché non riescono ad accendere un fuoco? E Gesù e Socrate, a incontrarsi per caso in uno di questi nostri incroci temporali, di cosa mai potrebbero parlare?
E se Darwin citofonasse a Dio per salire in paradiso e quest’ultimo non gli volesse aprire, per colpa della sua teoria sull’evoluzione della specie?
Con Mariapia Rizzo e Stefania Pecora
Produzione Teatro dei Naviganti
Avere a che fare con i sentimenti significa a volte avere a che fare con i fallimenti.
Contro il muro della delusione si infrangono le illusioni ed i sogni di due donne contemporanee, nutritesi però durante la
formazione emotiva, di troppa letteratura romantica.
Diventate àncora l’una per l’altra, le due proveranno con ironia ed un tocco di cinismo a smontare la loro “educazione
sentimentale” per costruirsi una corazza che le protegga da nuove delusioni. Ma con i sentimenti non servono regole o
manuali e per superare certi piccoli dolori, a volte è sufficiente fare due risate tra amiche.
Quello di cui vogliamo parlare è l’universo delle emozioni, senza una visione prettamente di genere, quindi svincolata dai luoghi
comuni della nevrosi contemporanea e della lotta tra i sessi, che fatalmente alla lunga, logorano qualsiasi tipo di legame.
Di e con Anna Saragaglia
Uno spettacolo “fatto coi piedi”
Ninette, soprannominata Le Petit Tap, star delle banlieue di Parigi, condivide con gli astanti i suoi amori passati e presenti, consumati sugli Champs Elysees.
Sue alleate sono un paio di scarpe da Tip Tap e una voce suadente, che la accompagneranno ovunque e sapranno stupire, affascinare e divertire chiunque la incontri.
Presto il pubblico verrà trasportato nel suo mondo barese-boehiemen sulle note di svariate melodie che ricordano i tempi della grande Edith Piaf.
Lo spettacolo, dallo sfondo ironico, comprende una serie di performance di Tip Tap, canto,trasformismo, body percussion, e improvvisazione con il pubblico. Quest’ultimo verrà inevitabilmente coinvolto, richiamato dalla voglia di giocare con la musica, e Ninette saprà dirigerlo con il suo savoir faire apulo-francese.
Di Carmela De Marte, Miriam Guinea, Maddalena Vantaggi
con Carmela De Marte e Maddalena Filippelli
regia Carmela De Marte, Maddalena Vantaggi
produzione MalaUmbra Teatro
Storie di ordinaria maternità racconta l’esperienza della gravidanza e della maternità di Carmela De Marte e Maddalena Vantaggi rispettivamente autrici e attrici della Compagnia MalaUmbra Teatro, il cui universo viene evocato con un racconto semplice ed essenziale, fatto di immagini e movimento. La struttura drammaturgica si compone di scene dalle strutture indipendente che scandiscono il trascorrere del tempo: dalla scoperta di aspettare un bambino al momento in cui si ritorna a casa dopo il parto con l’inserimento di frammenti di umanità evocati dal racconto e materializzati sulla scena. Il racconto si sviluppa attraverso un punto di vista femminile che inizialmente tende a conformarsi nella figura stereotipata della mamma, ma verso la quale, sin da subito, mostra segni di ribellione che cresceranno durante lo spettacolo fino a sfociare nel finale nel completo rifiuto per affermare che “non esistono regole. Che ognuna è madre a suo modo”.
Di e con Marco Cavallaro
Produzione Esagera Produzioni
Storie sparse qui e la, senza nessun filo logico, apparentemente. Una serata che vira verso strade diverse ogni volta che si apre il sipario. Il pubblico, la loro sensibilità, il loro modo di ridere e di applaudire indicherà la via giusta per l’attore sul palco, in modo che lui sappia quali siano le storie belle da raccontare.
Scritto e diretto e interpretato da Donatella Venuti
Con Arcadio Lombardo alla chitarra
Produzione Teatro di Morman
E’ un monologo ironico, che vuole scandagliare la natura oscura dell’amore, dando vita a personaggi contraddittori, sempre in lotta con se stessi.
Quindi l’amore giovanile e fatale tra Giulietta e Romeo nella famosa scena dell’Orto dei Capuleti, rielaborata in chiave comica e grottesca con i due personaggi che diventano caricature, un po’ naif come due attori in cerca del ruolo.
Una citazione dal Macbeth crea un flash su un’altra tipologia di rapporto amoroso, quella diabolica tra Lady Macbeth e Macbeth; quindi “Cuerpo de mujer” di Neruda rimarca la bellezza e la sensualità dell’amore.
Ma lo spettacolo concentra il suo significato, per lo più, nel monologo della donna che racconta la sua esperienza di vita: il rapporto/scontro con la madre e quello attuale con la figlia solo apparentemente idilliaco, cosa che mette in evidenza il trascorrere del tempo, come si è stati e come si è, le battaglie, le responsabilità, le conquiste, i famigerati anni ’70, cose che ora sembrano disperse nel vento dell’omologazione contemporanea.
Affrontando tante situazioni, la piece vuole, con leggerezza, parlare di sentimenti, soavi, profondi, aggressivi che ci legano agli altri, che danno un senso al nostro percorso terreno, che danno gioia, dolore, felicità, tristezza in questo teatro del mondo dove ci agitiamo, come poveri commedianti, per la breve durata di una piccola candela “che non significa nulla”.
Un viaggio da nord a sud dell’Italia in compagnia dei suoi cantautori più amati…tutti in un solo concerto
Luigi Restivo: Voce e Monologhi
Roberto Bonasera e Davide Scimone: Chitarre Acustiche
Maria Pia Favasuli: Basso
Simone Bombaci: Batteria e Percussioni
Daniele Testa: Violino
Inizio spettacolo ore 21:00
APERICENA A PARTIRE DALLE 20:30
INIZIO SPETTACOLI:ore 21.30
Teatro dei 3 mestieri S.S 114 km 5,600 Via Roccamotore Messina
Info: 090.622505 – info@teatrodei3mestieri.it