Questo evento Γ¨ passato.
UNA RAGAZZINA
13 Ottobre @ 19:00 - 20:00
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di e con Sara Tombelli
Produzione Chille de la Balanza
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Così Sara Tombelli presenta il suo spettacolo.
βΓ di notte che Anna Γ¨ solita uscire perchΓ© a casa dovrebbe rimanere silenziosa. Sua madre lavora la mattina presto e ha bisogno di riposare, ma Anna vuole essere rumorosa. Ha bisogno di raccontarsi, lei non lavora, non studia, non sa come occupare il suo tempo. LβetΓ adulta sta arrivando e lei si ritrova completamente impreparata, disarmata difronte ad una societΓ che sembra volerla schiacciare corpo e anima. Anna rifugge ogni tipo di catalogazione, Γ¨ strana ma non troppo, cerca guai ma tutti i suoi gesti chiedono salvezza. Allora chi Γ¨ davvero questa ragazza?
Il personaggio di Anna Γ¨ rimasto per molti anni chiuso in un file word nominato βUna ragazzinaβ. Quando lβho riaperto mi sono trovata davanti a qualcosa che Γ¨ tornato a parlarmi e mi ha profondamente affascinata. Non ho capito da dove fosse uscita questa ragazzina, come avessi potuto crearla. Effettivamente Anna non sono io, non mi somiglia, lei non esiste eppure potrebbe esistere. Potrei, in realtΓ , anche essere io e forse lo sono stata. Potrebbero essere tutte quelle persone che hanno deciso di prendersi un attimo di tempo per fermarsi a capire e che si sono perse, che si sono sentite giudicate e sbagliate. Anna potremmo essere tutt* noi che abbiamo chiesto aiuto per diventare grandi, che abbiamo sogni immensi e irrealizzabili. Anna Γ¨ anche quellβamica che mi ha chiamato in mezzo alla notte raccontandomi mille cose ma che in realtΓ voleva solo dire: βAiutami, io sto lottando perchΓ© nella vita voglio essere felice.β Anna esiste e come, allβinterno del perimetro di un palcoscenico Γ¨ viva piΓΉ che mai. Resiste. Resiste alla violenza, al degrado della periferia, allβalcol, alla droga. Il mondo di adulti che la circonda sembra essere sordo: allora lei grida tutto il suo dolore e sfida sua madre, la societΓ tutta intera, sΓ© stessa. Balla, prega e ride.
Anna allarga le braccia, ci coinvolge e ci chiede solo di essere accoltaβ.
Il personaggio di Anna Γ¨ rimasto per molti anni chiuso in un file word nominato βUna ragazzinaβ. Quando lβho riaperto mi sono trovata davanti a qualcosa che Γ¨ tornato a parlarmi e mi ha profondamente affascinata. Non ho capito da dove fosse uscita questa ragazzina, come avessi potuto crearla. Effettivamente Anna non sono io, non mi somiglia, lei non esiste eppure potrebbe esistere. Potrei, in realtΓ , anche essere io e forse lo sono stata. Potrebbero essere tutte quelle persone che hanno deciso di prendersi un attimo di tempo per fermarsi a capire e che si sono perse, che si sono sentite giudicate e sbagliate. Anna potremmo essere tutt* noi che abbiamo chiesto aiuto per diventare grandi, che abbiamo sogni immensi e irrealizzabili. Anna Γ¨ anche quellβamica che mi ha chiamato in mezzo alla notte raccontandomi mille cose ma che in realtΓ voleva solo dire: βAiutami, io sto lottando perchΓ© nella vita voglio essere felice.β Anna esiste e come, allβinterno del perimetro di un palcoscenico Γ¨ viva piΓΉ che mai. Resiste. Resiste alla violenza, al degrado della periferia, allβalcol, alla droga. Il mondo di adulti che la circonda sembra essere sordo: allora lei grida tutto il suo dolore e sfida sua madre, la societΓ tutta intera, sΓ© stessa. Balla, prega e ride.
Anna allarga le braccia, ci coinvolge e ci chiede solo di essere accoltaβ.