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𝐔𝐍𝐀 π‘π€π†π€π™π™πˆππ€
di e con Sara Tombelli
Produzione Chille de la Balanza
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𝑆P𝐴C𝐢I𝐴M𝑂 𝐢U𝐿Tπ‘ˆR𝐸 𝑖n𝑑eπ‘Ÿd𝑒t𝑑e 2023
Così Sara Tombelli presenta il suo spettacolo.
β€œΓˆ di notte che Anna Γ¨ solita uscire perchΓ© a casa dovrebbe rimanere silenziosa. Sua madre lavora la mattina presto e ha bisogno di riposare, ma Anna vuole essere rumorosa. Ha bisogno di raccontarsi, lei non lavora, non studia, non sa come occupare il suo tempo. L’etΓ  adulta sta arrivando e lei si ritrova completamente impreparata, disarmata difronte ad una societΓ  che sembra volerla schiacciare corpo e anima. Anna rifugge ogni tipo di catalogazione, Γ¨ strana ma non troppo, cerca guai ma tutti i suoi gesti chiedono salvezza. Allora chi Γ¨ davvero questa ragazza?
Il personaggio di Anna Γ¨ rimasto per molti anni chiuso in un file word nominato β€œUna ragazzina”. Quando l’ho riaperto mi sono trovata davanti a qualcosa che Γ¨ tornato a parlarmi e mi ha profondamente affascinata. Non ho capito da dove fosse uscita questa ragazzina, come avessi potuto crearla. Effettivamente Anna non sono io, non mi somiglia, lei non esiste eppure potrebbe esistere. Potrei, in realtΓ , anche essere io e forse lo sono stata. Potrebbero essere tutte quelle persone che hanno deciso di prendersi un attimo di tempo per fermarsi a capire e che si sono perse, che si sono sentite giudicate e sbagliate. Anna potremmo essere tutt* noi che abbiamo chiesto aiuto per diventare grandi, che abbiamo sogni immensi e irrealizzabili. Anna Γ¨ anche quell’amica che mi ha chiamato in mezzo alla notte raccontandomi mille cose ma che in realtΓ  voleva solo dire: β€œAiutami, io sto lottando perchΓ© nella vita voglio essere felice.” Anna esiste e come, all’interno del perimetro di un palcoscenico Γ¨ viva piΓΉ che mai. Resiste. Resiste alla violenza, al degrado della periferia, all’alcol, alla droga. Il mondo di adulti che la circonda sembra essere sordo: allora lei grida tutto il suo dolore e sfida sua madre, la societΓ  tutta intera, sΓ© stessa. Balla, prega e ride.
Anna allarga le braccia, ci coinvolge e ci chiede solo di essere accolta”.