PRIMA NAZIONALE di Donatella Venuti regia e ideazione luci Roberto Zorn Bonaventura con Gianfranco Quero e Claudia Zappia musiche originali eseguite dal vivo da Arcadio Lombardo aiuto regia Stefano Cutrupi scene, costumi e grafica Cinzia Muscolino organizzazione Angelo Di Mattia produzione Associazione Teatro dei 3 Mestieri APS Lo spettacolo riguarda uno degli ultimi testi scritti dalla drammaturga, regista e attrice messinese, Donatella Venuti, recentemente scomparsa. Un’artista che ha dato molto alla città di Messina, per il suo impegno artistico e per la formazione di giovani attori. Abbiamo deciso di ricordarla nel migliore nei modi, producendo questo spettacolo dal testo significativo. Note di regia In una piazza siciliana una coppia di anziani, alle prese con problemi di memoria, aspetta il ritorno del figlio che sembra non arrivare mai. Il vento, elemento sempre presente, muove e determina gli stati d’animo dei due personaggi che si avvicinano e si allontanano continuamente tra di loro, in un gioco teatrale ben strutturato dal testo e dai dialoghi serrati. La musica è come lo scirocco e si insinua in ogni battuta, in ogni silenzio e in ogni emozione, diventando corpo d’artista. La strada dunque, con i suoi tre artisti, indomiti, sempre pronti ad amare e ad essere amati, da chi li ascolta. Una pièce malinconica e amara, ma con sfumature divertenti e accenni clowneschi
dall’opera di Svetlana Aleksievic (premio nobel 2015) con Mascia Musy mise en espace e riduzione a cura di Massimo Luconi musiche Mirio Cosottini In questo testo è condensato tutto il dramma, lo smarrimento e il senso di morte di un popolo, e nello stesso tempo la grande forza dell’amore fra due persone, di un uomo che era partito fra i primi volontari a riparare il reattore nucleare senza nessuna preparazione e protezione, e di una donna che continua ad amare, nella quotidianità di un’esistenza senza futuro, se non quella della sublimazione della morte attraverso l’amore. Preghiera per Cernobyl non parla solo della più grande tragedia nucleare, migliaia di volte più grande di Hiroshima e Nakasaki: è una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse inquadrature il dramma umano, sociale e politico del disastro ambientale e della fine del comunismo. Una eccezionale storia epocale, con una materia densa dal punto di vista emotivo e di denuncia politica, in un mix fortemente teatrale che lascia senza fiato. Svetlana Aleksievic affronta la tragedia di Cernobyl e la disfatta del mondo comunista, restituendo con implacabile fedeltà le voci e i sentimenti delle persone che hanno toccato l’ignoto di un dramma che non ha eguali nella storia contemporanea. Non si vedeva la morte, non si toccava, non aveva odore. Mancavano persino le parole per raccontare della gente che aveva paura dell’acqua, della terra, dei fiori, degli alberi. Perché niente di simile era accaduto prima. Le cose erano le stesse, i fiori avevano la solita forma, il solito odore, eppure potevano uccidere. Svetlana Aleksievic
drammaturgia e regia Rino Marino con Fabrizio Ferracane voci off Rino Marino, Annamaria la Barbera, Cristina Perrone, Ermelinda Palmeri scene e costumi Rino Marino assistente scenografo Liborio Maggio effetti sonori Rudy Pusateri, Antonio Bonanno produzione Associazione Culturale Sukakaifa foto Salvino Martinciglio grafica, info e stampa Vincenza Di Vita Spettacolo finalista Premio Rete Critica 2014 Un pover’uomo, un residuo d’umanità “malata”, in una dimensione onirico-allucinatoria, al cospetto di un alto prelato (incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio), scioglie un lamento disperato, che si alza come una preghiera profana, in un siciliano arcaico, attraverso le poste di un rosario dolente e sarcastico, che si fa violenta invettiva, spietato atto d’accusa alla corruzione e al “sacrilegio” del potere ecclesiastico, fino a culminare nella tragica rievocazione di un’esistenza misera e marginale, in una struggente antitesi tra sogno e realtà.
drammaturgia e regia Joele Anastasi con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano scene e costumi Giulio Villaggio light designer Joele Anastasi aiuto regia Nicole Calligaris foto Dalila Romeo video & graphic designer Giuseppe Cardaci uno spettacolo di Vuccirìa Teatro produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini Best Show SANDIEGO INTERNATIONAL FRINGE FESTIVAL 2014 Miglior spettacolo, migliore attore e migliore drammaturgia ROMA FRINGE FESTIVAL 2013 Spettacolo vincitore STAZIONI D’EMERGENZA 2013 Teatro Stabile d’innovazione Galleria Toledo, Napoli Premio della critica FESTIVAL DIRECTION UNDER 30 Teatro Sociale, Gualtieri “Lo abbraccio e gli dico che gli devo dire delle cose molto importanti. Gli dico che io perlui, pure la femmina avrei fatto e che in ospedale mi hanno detto che ho l’Aids”. Un paesino di Sicilia, fine anni ‘80. Due cugini crescono come fratello e sorella e giocano per cancellare la solitudine ancestrale di una famiglia senza padri. Sono prede troppo vulnerabili senza nessuno che dia loro consapevolezze o difese: dietro le persiane è nascosto un paese che spia, giudica e non vive. Tentano di combattere il loro destino per sognare, lei di lasciare quell’isola che li culla e li affoga, lui di amare liberamente un uomo. Come in una tragedia antica va espiata la colpa di chi si ribella e il giovane puro è sporcato dallo spettro dell’Hiv. Lui che ‘mai niente con nessuno aveva fatto’ s’infetta d’amore. Mentre tutti piangono già la sua morte, il suo istinto alla vita esplode candido e redime il paese. SINOSSI Sicilia. Io, mai niente con nessuno avevo fatto è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male.L’universo in cui gravitano i tre personaggi di questa pièce è un universo popolare.Uno scenario pieno di brutalità e d’istinto. Dove nulla è comandato dalla mente ma solo dall’impulso del corpo. Uomini che sono bestie, che sono angeli, che sono demoni.La violenza si scontra con l’ingenuità, in un mare di brutalità, dove Rosaria, cugina di Giovanni, è tutto per lui. Sorella, fidanzata, madre e figlia. C’è spazio per l’amore, c’è spazio per la rivalsa. Ma tutto ha un prezzo. Giovanni lo sconterà attraverso gli occhi ambigui e violenti e il corpo pulsante e focoso diGiuseppe, insegnante di danza, unico amore-amante di Giovanni. E se è vero che tutto il peso ricade proprio su Giovanni, ingenuo e puro, lui sarà l’unico capace di sopportare questo peso e di non sentirne addosso la minima pressione riscattandosi proprio attraverso i corpi e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe. Ma saranno tre corpi, quelli dei protagonisti, che non si incontreranno mai. Vivranno uniti solo nel ricordo, nella maledizione, nel tentativo ora di ricordare e ora di dimenticare. PROMO
PRIMA NAZIONALE Drammaturgia Giusi Arimatea e Domenico Loddo con Tino Calabrò, Stefano Cutrupi, Silvana Luppino, Cinzia Muscolino regia Christian Maria Parisi disegno luci Guillermo Laurin Salazar scene, costumi Valentina Sofi Produzione Ass.Teatro dei 3 Mestieri – Ass. Cult. Teatro Primo Un omicidio, quattro potenziali colpevoli. A teatro, però, l’esito probatorio può trasformarsi in esito metafisico, parimenti rilevante, non meno nodale: chi è la vittima? Siamo del resto tutti colpevoli di qualcosa e innocenti per qualcos’altro. Perché chi ci ha sopravanzato nella fila, chi ci ha fregato il parcheggio, chi ci ha rubato la borsa o la moglie o la vita potrebbe essere chiunque, sebbene l’indiziato più probabile resti il nostro peggior nemico, quello che ogni mattina ci guarda da dentro la cornice dello specchio con tutta la ferocia di cui è capace, ponendoci sempre la stessa domanda: “io chi sono?”
Museo Regionale di Messina – Viale della libertà,465 Messina
ORARIO SPETTACOLI : ore 21.30
Ingresso € 13,00 – Abbonamento ( 5 spettacoli ) : € 55,00
Info e prenotazioni 090.622505 – 349.8947473 info@teatrodei3mestieri.it