E sembrerebbe semplice se non fosse che per suscitare questo desiderio di essere ascoltati bisogna aver maturato una buona consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità di “comunicatori”. Non basta sicuramente il talento a far destare l’attenzione di
qualcuno. Esistono dei metodi, esistono degli esercizi, esiste, insomma, la tecnica. Imparare a capire qual è la potenzialità del corpo e della voce, imparare a capire fino dove arrivare, fa parte del lavoro dell’attore. Mettersi in gioco sapendo dove si è. Controllare e perdere il controllo.
Tenersi e lasciarsi andare. Ecco il gioco. Noi proveremo a lavorare sulla nostra CREDIBILITA’ e sulla nostra POTENZA sia vocale sia fisica. Lavorando contemporaneamente su qualcosa di molto importante: il RITMO.
Lavoreremo sulla percezione del nostro corpo, del suo peso e della sua occupazione nello spazio (esteriore e interiore), sulla percezione degli altri nello spazio e quindi del loro peso.
Indagheremo le potenzialità espressive del corpo e degli stati emotivi attraverso tecniche di improvvisazione e dunque di composizione.
Un momento della giornata sarà dedicato al lavoro da “performer”, in cui il corpo diventerà strumento artistico, per giungere a teatralizzare il sé.
Infine proveremo a lanciare la fantasia dalla finestra senza paura che si sfracelli.
Cercheremo, con la poetica del “tutto è possibile” (almeno qui), di GIOCARE CON COSCIENZA. Lavorando sull’ascolto, sull’intesa.
AI PARTECIPANTI
– I partecipanti saranno invitati a proporre un frammento di un testo o una poesia che riguardi la rivoluzione, interiore o esteriore, e una canzone che parli di coraggio o di paura, su cui si articolerà parte del lavoro.
– Vi chiedo di portare, oltre agli abiti che usate tutti i giorni (abiti con i quali vi identificate e/o presentate in società) anche degli abiti comodi per lavorare. Vi chiedo però di non venire in tuta da ginnastica ma con degli abiti che vi rendano anche un po’ eleganti, che vi piacciano (ripeto: comodi però!), con i quali andrete a terra se necessario.
– Vi chiedo di portare delle vostre fotografie, di voi. Vi chiedo che appartengano al vostro passato. Una, due, molte, quante desiderate.
– Vi chiedo di portare un oggetto vostro, che avete a casa, che potendo buttereste via subito.
– Vi chiedo di scrivere in poche righe un vostro desiderio, un desiderio nascosto, che non conoscono i vostri amici o che è segreto. Anche che non c’entri niente con il nostro argomento. E vi chiedo di portare questa pagina con queste parole al nostro incontro. Queste righe rimarranno a voi. Nessuno le leggerà mai.
PER CHI NON RIUSCISSE A PROCURARE TUTTE QUESTE COSE, CAPIREMO COSA FARE SUL MOMENTO.
Nel 2015 sono state scritte due tesi di laurea sul suo percorso teatrale, una all’Università di Trieste e una all’Università di Pisa.
Nel 2017 verrà presentato un documentario realizzato sulla sua Compagnia, dal titolo “Atopos, generi teatranti”.
Inizia i suoi studi teatrali in Argentina con Carlos Alsina, autore, regista e pedagogo tucumano. E danza classica all’Accademia Nazionale di Danza di Tucuman.
In Italia poi, con il regista Alessandro Marinuzzi fonda “Laboratorio X”, formazione di artisti europei per lo sviluppo di una ricerca teatrale metodologica comune.
E ancora, è drammaturga e regista di “Non farmi male”, prodotto dall’ATIR, di Variabili Umane, di Dell’Umiliazione e della Vendetta e di Homini per la Compagnia Atopos. E ora è impegnata a un nuovo trittico, sempre con la sua drammaturgia e regia, The Gender Show.
Regista anche di testi di autori contemporanei, tra cui Un giorno torneranno di Chiara Boscaro, La favola della Buonanotte di Tobia Rossi, Trilogia con muro borsa e bambino di Carlo Tolazzi, Giuliette di e con Laura Marinoni, Comfort&Joy della scozzese Jen McGregor per Trend, Nuove Frontiere della Scena Britannica.
Fa un progetto di Teatro Danza di due anni con la coreografa thai olandese Olivia Maridjan-koop.
Nel 2016 partecipa alla residenza artistica guidata dalla coreografa e regista Constanza Macras.
Nel 2016 cura il Progetto Palco di Campo Teatrale, facendo la regia di “Con le Mani”.
E’ cantante in diversi spettacoli di tango con la “Jazzy & Classic Orchestra” diretta dal Maestro Giorgio Tortora, e in altri di compositori contemporanei quali Alessandro Sofianopulos.
Partecipa ad alcuni radiodrammi per radio RAI del FVG. Ed è autrice e speaker nell’anno 2017 di “Un tranquillo weekend da paura” programma in diretta su Radio Rai FVG.
Ha realizzato diversi progetti teatrali nei Centri di Salute Mentale di Trieste, di Gorizia e Udine
Mercoledì 14 – Giovedì 15 – Venerdì 16 Marzo 2018 dalle ore 18:30 – 22:30
Teatro dei 3 Mestieri – www.teatrodei3mestieri.it
Per info: 090.622505 – info@teatrodei3mestieri.it